La paura e l’ansia, quando appaiono senza senso, invadono e travolgono la persona. L'ansia è quel corrlato corporeo/mentale che accompagna la manifestazione della paura (che si sente sullo stomaco, sul cuore, sulla pancia nella sudorazione delle mani, ecc.). “Un lato caratteristico del timor panico è nel non rendersi chiaramente conto dei suoi motivi… anzi nel far divenire eventualmente la paura stessa come motivo della paura” (Shopenauer).
Per stare meglio è necessario affrontare e considerare ciò che genera e permette la paura e non la paura stessa. Diviene questa l’occasione per restituire alle emozioni il loro valore di “comprensione di sé stessi” e ciò è possibile solo ricostruendo e recuperando lo sfondo della vita della persona che è costituito di relazioni affettive, progetti, idee su di sé, ecc. È all'interno di tale sfondo che si rende possibile una situazione di allarme incomprensibile ed è all'interno di tale sfondo che determinate situazioni tendono a sollecitare queste reazioni.
Parlare di sé stessi in termini di ansia e definirsi come una persona ansiosa e riprendendo le parole di una paziente "chiedo solo di essere capita" può non bastare a comprendere "quella sua ansia e quella sua paura" vissuta proprio in quello specifico modo.